Le mani dell’incontro

Con la loro capacità di rafforzare e spesso sostituire le parole, le mani sono indispensabili nei contatti sociali. Con la loro capacità di esprimere sensazioni ed emozioni sono in grado di orientare, minacciare, benedire, accarezzare o colpire e possono diventare uno strumento prezioso di lettura e di comprensione degli altri.

Con le mani si saluta, ci si incontra e si esprime pace, amicizia, amore o si può chiedere all’altro di allontanarsi. I gesti delle mani spesso sono internazionali ma qualche volta possono cambiare significato a seconda delle tradizioni culturali.

Le mani possono sfiorare, spingere, frizionare, sentire, toccare, accarezzare, massaggiare. Queste azioni rimandano a contenuti affettivi e corporei, ad una relazione ed a un linguaggio – quello del tatto – notoriamente penalizzato in una cultura, come quella occidentale, essenzialmente cognitiva, visiva e improntata su un formalismo che penalizza i contatti fisici.

Infine le mani sono il terminale operativo dei nostri pensieri, per l’artista sono il mezzo con cui opera sui materiali per disegnare, scolpire, progettare tanto che per millenni l’arte è rimasta una pratica inferiore a quelle della poesia e della filosofia proprio perché realizzata attraverso un lavoro manuale.

Nella cultura orientale l’importanza delle mani è invece ribadita dall’antica tradizione dei tatuaggi all’henné: i Mehndi usati sia in India che nel Nord Africa usati come rito benaugurante e di protezione per la sposa durante i riti nuziali. E’ un tatuaggio temporaneo eseguito con henné naturale (è un arbusto spinoso le cui foglie e i rami vengono essiccati e macinati fino ad ottenere una polvere giallo-verdastra utilizzata come colorante) su mani e piedi con speciali stencil o a mano libera.

Proprio con il pensiero rivolto alla sua funzione portafortuna e di protezione i ragazzi di seconda e terza hanno realizzato delle impronte delle loro mani (come i divi di Hollywood fanno dagli anni ’20 del ‘900 lungo la Walk of Fame di Los Angeles) per poi decorarle liberamente con motivi astratti e/o floreali.